IGNAZIO VILLA

Milano 1813 – Firenze 1895

NUOVO PLANISFERO UNIVERSALE E OROLOGIO MONDIALE

Inserito in una monumentale cornice tardo barocca fiorentina, il planisfero è menzionato per la prima volta dalle fonti dell’epoca nel marzo del 1855, quando l’opera venne presentata a Vienna all’imperatore Francesco Giuseppe I d’Asburgo, di cui Villa era allora suddito, e da questi accolta con favore e premiata con una medaglia d’oro. Altre tracce del planisfero ricorreranno negli anni successivi, in relazione ad una sua possibile applicazione nelle scuole reali e fisiche e nei principali luoghi finanziari e commerciali dell’impero; tutti progetti che con l’avvio delle guerre d’indipendenza italiane e il seguente affrancamento della Lombardia dall’Austria nel 1859 (Seconda guerra d’Indipendenza) saranno accantonati, cosi come il planisfero che dedicato esplicitamente all’imperatore Francesco Giuseppe e all’Austria, diventerà un prodotto politicamente ormai imbarazzante e destinato ad essere sacrificato dall’autore stesso in nome dei nuovi ideali risorgimentali e nazionali.

A parte la rara rappresentazione della Terra dal Polo antartico, gli aspetti che più colpiscono e che rendono il planisfero di Ignazio Villa una straordinaria opera unica, rispetto a quelli della sua epoca e a quelli precedenti, riguardano il suo carattere multiforme, la ricchezza dei contenuti e soprattutto una molteplicità di funzioni pratiche e didattico-educative dell’opera assolutamente originali. La rappresentazione del globo è infatti circondata da un anello dove sono rappresentati i principali vulcani e le più alte montagne della Terra, insieme alle costellazioni della Sfera celeste simboleggiate dalle cinque eleganti figure femminili allegoriche ai bordi alludenti alle varie fasi della giornata (Mattino, Aurora, Giorno, Tramonto, Mezzanotte) e in alto dal giovane e luminoso Apollo che sta ad indicare il sole a Mezzogiorno. Ancora più singolare ed ingegnoso è poi il quadrante rotatorio ancora funzionante, collocato al centro del planisfero e mosso da un sistema ad orologio, che consente di calcolare, tramite la rotazione manuale, non solo le distanze ma anche il tempo di ogni luogo nelle varie stagioni dell’anno.

Oggetto, dunque, unico, frutto di una personalità universale ed eclettica, quella del Villa, il nostro planisfero oltre a rappresentare l’espressione singolare e peculiare di una cultura enciclopedica, propria dell’Ottocento avanzato, si configura pienamente come una summa perfetta delle conoscenze scientifiche e geografiche più all’avanguardia dell’epoca.

BIBLIOGRAFIA

Nuovo planisfero mondiale di Ignazio Villa, “Cronaca Giornale di scienze, lettere, Arti, Economia, Industria”, anno I, Milano, 1855, pp. 467-469;

Nuovo Planisfero mondiale di Ignazio Villa, “Lo Spettatore rassegna letteraria, artistica, scientifica e industriale”, anno I, Firenze, 4 luglio 1855, p. 264;

I. Cantù, Il Planisfero e l’Orologio mondiale, ideati dallo scultore milanese Ignazio Villa; esposto dal segretario prof. Ignazio Cantù nella seduta del 19 marzo 1856, “Cronaca Giornale di scienze, lettere, Arti, Economia, Industria”, anno II, Milano, 1856, pp. 106-108;

L. Malvezzi, L’Orologio Mondiale, “Gazzetta di Trento”, anno I, Trento, martedì 3 marzo 1857, p. 6;

Illustrazione del Creato, compendiata in sette grandiose tavole le quali trattano con molta semplicità delle scienze geografiche, dei fenomeni terrestri, della meccanica originaria ed organica celeste: tutte ideate ed eseguite da Ignazio Villa di Milano ed incise a bulino da valenti artisti, “Il Buon Gusto”, anno VII, Firenze, 30 agosto 1857, p. 174;

A. Banfi, Un progetto, “Cosmorama Pittorico Giornale Storico, Artistico, Letterario, Teatrale, Satirico”, anno XXII, serie IV, n. 12, Milano, mercoledì 23 giugno 1858, pp. 165-166;

I. Villa, Opere scientifiche ed artistiche composte disegnate ed illustrate da Ignazio Villa, Firenze, Stamperia Granducale, 1858;

Esposizione Italiana Agraria, Industriale e Artistica tenuta in Firenze nel 1861 Catalogo officiale pubblicato per ordine della Commissione Reale, Firenze, Tipografia Barbera, 1861;

Esposizione Italiana Agraria, Industriale e Artistica tenuta in Firenze nel 1861 Catalogo officiale pubblicato per ordine della Commissione Reale. Seconda edizione, Firenze, Tipografia Barbera, 1862;

E. Stanford, Planispheres. By the Chevalier Ignazio Villa, “Proceedings of the Royal Geographical Society of London”, vol 6, No. 5, 1861-1862, pp. 249-250;

Description for the Chevalier Ignazio Villa’s planispheres and maps, London, Printed by Faithfullo, 1862;

C. Cresti, L. Zangheri, Architetti e ingegneri nella Toscana dell’Ottocento, Firenze, Uniedit, 1978;

E. Marconi, B. Matucci, Ignazio Villa: un eclettico dell’800 da riscoprire attraverso alcune inedite sculture tra PalazzoPitti e la sua palazzina-studio a Firenze, “MDCCC 1800”, vol. 5, luglio 2016, pp. 25-43;

L. Rombai, La geografia e le scienze del territorio a Firenze (metà Settecento-inizio Novecento), Laboratorio di Geografia Applicata – Università degli Studi di Firenze, Firenze, Phasar Edizioni, 2017.